Con SACMI, una transizione profittevole e «future proof»

Con SACMI, una transizione profittevole e «future proof»

Da anni SACMI affianca i propri clienti in tutto il mondo nello sviluppo di capsule più efficienti agevolando l’adozione e la diffusione di nuovi standard. Tra le nuove opportunità il 26/22 mm. La variabile tethered? Con SACMI lo switch è semplice e l’investimento contenuto

La transizione continua verso nuovi formati di collo e capsula, per ragioni normative e di sostenibilità ma – anche – per tenere il passo con le nuove abitudini di consumo, e con i riferimenti imposti dai top player del mercato può disorientare i produttori sempre alle prese con la necessità di innovare proteggendo il proprio investimento.
SACMI è il giusto partner per affrontare questa transizione in modo semplice, profittevole e “future proof”. In che modo? Offrendo soluzioni complete di prodotto, attraverso il Rigid Packaging Lab. Sedendo al tavolo dei principali organismi certificatori internazionali, come il Cetie. Agevolando, in sostanza, l’adozione e la diffusione di nuovi standard in ottica win-to-win.

The 26/22 mm neck/cap transition

Con una capacità installata nel mondo pari a 39 miliardi di capsule per colli 26/22 mm SACMI ha dimostrato sul campo la validità della proposta. Dall’Africa alle Americhe, dall’Europa al Sud-Est Asiatico, sono sempre più produttori che hanno raccolto o sono interessati a cogliere questa opportunità.
Un percorso che parte dal lontano, con la transizione dal PCO1810 al PCO1881, attualmente la capsula più diffusa nel mondo, con risultati in termini di risparmio di materie prime – e quindi profittabilità degli impianti, sostenibilità ambientale – superiore al 50% negli ultimi 10-15 anni e che ora SACMI spinge oltre, con le nuove soluzioni già sul mercato e certificate dai principali brand owner internazionali. 

Future proof (tethered)

L’entrata in vigore della Direttiva UE sulle plastiche monouso, che ha imposto il nuovo standard tethered sui mercati europei, ha cambiato le regole del gioco, contribuendo ad affermare la sostenibilità ambientale come principio guida del settore ma, anche, interrogando sul da farsi i produttori che operano in quelle aree del mondo dove la “capsula legata” non è (per ora) obbligatoria.
In questo senso, SACMI propone una duplice opportunità. La prima è di tipo tecnologico: realizzando il taglio della banda in post-processing, a valle dello stampaggio a compressione (CCM), la transizione può essere completata in modo molto rapido, flessibile e con investimenti limitati. Secondo, coniugando il potenziale switch verso il tappo tethered con nuovi standard di collo (tutte le nuove capsule della famiglia 26/22 mm sono disponibili sia in versione tethered sia non tethered). 
In una parola, offrendo al produttore la possibilità di essere “future proof”, pronto cioè per accogliere l’eventuale evoluzione normativa e, comunque, di attrezzare la produzione per contesti di mercato, Paese, stili di consumo, tra loro anche molto diversificati.

On-field expertise by SACMI Rigid Packaging Lab

Oltre al consistente installato nel mondo, a garanzia dell’immediata applicabilità delle soluzioni, SACMI ha ritenuto di perseguire i propri obiettivi di business con una vera e propria azione di divulgazione tecnica e tecnologica. 
UAE , Nigeria, Sud Africa, India, sono solo alcuni dei mercati  dove SACMI ha organizzato seminari specifici confermando il proprio ruolo di “technology provider” per questa transizione alle porte. Catalizzare nuove opportunità è il principale obiettivo di SACMI, con una consulenza completa che dal prodotto e la tecnologia si estende al design, con un archivio di oltre 1.000 disegni di capsule-collo realizzate in questi anni dal Laboratorio per i clienti in tutto il mondo.

Meno 35% di plastica. L’ambiente ringrazia

Ogni soluzione proposta nella nuova famiglia 26/22 mm (ad esempio le nuove multi-purpose caps come la capsula AB26CSDT-5 per GME 30.40) presenta un vantaggio specifico rispetto alle soluzioni già in uso, anche le più performanti. Il primo e più generale benefit è quello di rendere possibile un’ulteriore riduzione del fabbisogno di resine a parità di funzionalità, resistenza e tenuta. 
Anche in questo caso, senza dimenticare la sfida del tethered: con SACMI non servono significativi investimenti sullo stampo che, come nel caso di altre tecnologie di stampaggio, finirebbero per ridurre la produttività delle linee (vanificando in gran parte gli obiettivi di sostenibilità attesi). Mentre dal punto di vista tecnologico la digitalizzazione spinta di tutte le fasi semplifica ed evolve il processo produttivo, con tutti i vantaggi intrinseci della tecnologia della compressione SACMI. 

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