In campo, un ritorno alle origini, il terroir! Il luogo di lavoro prima di tutto! La sua ergonomia, la sua semplicità nel quotidiano, nel rispetto della tradizione ma con il danno collaterale dell’estetica. Cosi Defranceschi porta in fiera la sua visione della cantina come un elemento di comunicazione e l’applicazione della ceramica come anello mancante a fortissimo potenziale, applicando la cultura Sacmi in un modo rivoluzionario di concepire il serbatoio, dalla vinificazione all’affinamento.
A due anni dall’edizione 2022, che ha accolto oltre 30mila visitatori da 50 Paesi, Defranceschi-SACMI si prepara all’edizione 2024 della fiera internazionale Simei (12-15 novembre 2024, FieraMilano), un’occasione per valorizzare la propria offerta tecnologica nella cornice di un evento internazionale che, ad ogni edizione, conferma il grande interesse per il know-how italiano nelle macchine per l’enologia.
Design accattivante, meno acqua: nuova pressa JP30
Protagoniste presso lo stand Defranceschi-SACMI (Hall 3 - L11 M20) sono anzitutto le soluzioni di pressatura, con la nuova pressa JP30 a cilindro aperto. In stile Defranceschi, la soluzione ha già riscosso grande apprezzamento per design accattivante – un cilindro di pressatura e telaio unico con esterno satinato e interno lucidato a specchio per un’ecologia virtuosa con consumi energetici, tempi di manutenzione e consumi di acqua di lavaggio minimizzati.
Serbatoi Defranceschi, nati per stupire
Anche i serbatoi esposti, simbolo del brand Defranceschi in tutto il mondo, cattureranno l’attenzione dei visitatori. In particolare, l’azienda porta a Simei l’eleganza dei serbatoi di design bi-materiale: ampolla di acciaio a specchio blu cobalto sospeso in uno scrigno di calcestruzzo. Anche in questo caso, il danno collaterale dell’estetica completa un prodotto puramente tecnico, con l’uso combinato di un serbatoio inox totalmente alimentare che permette allo stesso tempo di sfruttare l’inerzia termica del cemento di cui si compone l’involucro esterno.
Un altro punto di forza di Defranceschi-SACMI esposto al SIMEI 2024 è il serbatoio bi-cella a separazione verticale, realizzato in acciaio inox, con il duomo stratificato in acciaio a doppia satinatura incrociata antiscivolo (R11). Il serbatoio diventa cosi anche un elemento strutturale (passerella) dove sono inoltre integrate le canaline di recupero delle acque di lavaggio limitando le operazioni di pulizia e i derivati consumi di acqua. In questo modo si cancellano le zone d’ombra fra passerella e duomo del serbatoio, molto spesso complicate da manutentare. Infine, l’utilizzo del doppio compartimento verticale, sopprime una passerella intermedia, facilitando il lavoro del operatore, nella massima sicurezza.
In ultimo i serbatoi DESIGN, con il loro look inconfondibile rivestito in acciaio “spectrale” che accompagnano lo story telling unico di una famiglia, di un terroir, di un vino, con l’ausilio della cantina come elemento di identità e comunicazione. Ciò dimostra l’abilità e la capacita di Defranceschi-SACMI di fondersi nell’intimità della cantina, rendendola filo conduttore di un luogo, di un racconto e nella sua capacita di integrare estetica e funzionalità industriale, coniugando sapientemente l’utilizzo di materie prime come acciaio inox, ceramiche, cemento e legno.
Ancora più funzionalità nei serbatoi grazie alla ceramica
Portare in campo enologico il know-how SACMI sui materiali, in particolare nel settore ceramico, è l’ultimo traguardo raggiunto da Defranceschi ed è la base delle ultime innovazione proposte.
Il mondo dell’enologia necessitava di un supporto poroso capace di permettere un leggero scambio gassoso per affinare i vini (per un periodo anche di molti mesi) su fecce fini, in un ambiente termoregolato a forte inerzia termica. La nuova generazione di serbatoi sviluppata, ha la capacità di sopperire a questa necessità. Tale supporto non esisteva fino ad oggi ed è, a tutti effetti, l’elemento mancante nel mondo dell’enologia, qualificando ulteriormente l’unicità della proposta Defranceschi all’interno di SACMI, come lo è stata, la stratificazione dei duomi in ceramica dei serbatoi.
La soluzione sarà protagonista assoluta del panorama Defranceschi alle prossime fiere di settore, a cominciare da Simei, insieme alla nuova generazione di barrique con fondi in ceramica, attualmente in fase avanzata di sviluppo, in collaborazione con il noto produttore di Champagne Henry Giraud, detentore del brevetto. Come per il serbatoio con lastre in ceramica, una proposta del tutto inedita! Dopo più di 2000 anni di storia la barrique evolve, con la sostituzione dei tradizionali fondi in rovere con due fondi in ceramica induttivi, atti anche a riscaldare il contenuto in caso di arresti fermentativi che hanno il pregio di fare sparire l’astringenza dei tannini non tostati dei fondi con un supporto (la ceramica) completamente inerte. Innovazione potenzialmente rivoluzionaria sia sul piano della qualità del processo di maturazione dei vini, sia per l’opportunità di ridurre l’impatto ambientale con un’ecologia virtuosa fatta di consumi energetici, tempi di lavaggio, e consumi di acqua minimi, rendendo anche meno gravosa la gestione della barricaia. Infine questa soluzione permette di “salvare” circa 6 litri di vino che normalmente verrebbero assorbiti dai due fondi tradizionali, comunemente chiamato “la part des anges”.
Cantine complete: connubio di eleganza, identità e tecnologia
L’architettura della cantina completa, la geometria dello spazio nell’inventare nuove soluzione brevettate e distintive per valorizzare l’unicità del luogo e l’identità del produttore, è l’ulteriore punto di forza dell’offerta Defranceschi che mette a disposizione del mondo dell’architettura un progetto “archaitecture”, una scatola da gioco per architetti atto ad interpretare, con i suoi ingegneri in design industriale, la loro visione.
“I visitatori, recandosi presso lo stand Defranceschi, comprenderanno la filosofia fondamentale dell’azienda – sottolinea il Ceo di Defranceschi, Emanuele Mazzini – portare il cuore tecnico che pulsa all’interno della cantina all’altezza emotiva del progetto complessivo, curando gli spazi di vinificazione e conferendo loro importanza nella globalità del progetto architettonico, di comunicazione e di identità di ogni cantina vinicola”.
Con oltre 2.000 presse installate e più di 5.000 cantine attrezzate con serbatoi, Defranceschi-SACMI guarda al futuro con fiducia. Grazie alla capillare presenza sul mercato, sia in Italia che nei principali paesi produttori di vino, Defranceschi-SACMI si posizione come guida e punto di riferimento per l’innovazione nel campo della vinificazione.
Vi aspettiamo a SIMEI 2024 - Hall 3 - L11 M20!